Tra le infezioni sessualmente trasmesse più diffuse al mondo, soprattutto tra i giovani, c’è la gonorrea. L’agente che la causa è la Neisseria gonorrhoeae, per gli esperti un batterio Gram negativo (diplococchi a chicco di caffè, intra polimorfonucleati).

Questo batterio infetta prevalentemente gli organi uro-genitali, più raramente il cavo orale, la faringe o il retto.

Anche questa infezione può essere priva di sintomi evidenti. Quando si manifestano, si tratta di bruciore durante la minzione (pipì), produzione di secrezioni bianco-giallastre maleodoranti, dolore, arrossamento del glande e del pene (nell’uomo), della vagina e dei genitali esterni (nella donna). 

In assenza di trattamento farmacologico, particolarmente in caso di coinfezione con la Clamidia, la gonorrea può andare incontro a complicazioni ed estendersi, dal canale uretrale, sino ai testicoli oppure, dalla vagina, all’utero e alle tube (PID), con rischio di sterilità e addirittura peritonite.

Vi sono degli studi che mettono in relazione l’infezione con l’insorgenza di cancro alla prostata .

 

Settembre 2017

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