Di questo sito, questa è sicuramente la pagina più difficile da scrivere. Sono quindici giorni che stendo bozze e appunto frasi che, poco dopo, sistematicamente cancello. Ho provato ad utilizzare la retorica, ma l’enfasi e i ghirigori sintattici che m’innamora utilizzare, qui non hanno funzionato. Ho provato anche a spiegare perché, fin dalla prima volta in cui l’ho sentito, ho trovato dannatamente calzante chiamarlo “Il mondo di sotto”. Nulla, mi veniva da dilungarmi per almeno tre capitoli, decisamente troppo per una presentazione.
Sto parlando del sadomaso. Ecco, lo sto dicendo in un modo talmente semplice che mi pare di scadere nella banalità. Non mi piace. Perché nel sadomaso, per lo meno per come lo vivo io, di banale, non c’è assolutamente nulla.
Spero, grazie agli articoli che pubblicherò in questa sezione, di comunicarvi il mio sentire in maniera pulita e facilmente comprensibile. Spero anche di dar voce ad amici e conoscenti che vivono in prima persona questa realtà, spesso scomoda ma oramai tanto di moda, così da passarvene un’immagine che vada al di là di me. Un’immagine scevra dallo stereotipo che lo limita a corde, cuoio, fruste e tacchi a spillo, o che lo relega a scadenti pathos erotici letterari o cinematografici in cui, poco credibili Biancanevi moderne, perdono la testa per principi azzurri perversi. Un’immagine infine, immune dal fracasso mediatico, dalle grida a scandali di cui forse non ci si cura nemmeno di confermare la veridicità che tanto, veri o presunti che siano, probabilmente è importante soltanto che facciano notizia.
Vi auguro dunque, ancora una volta, buon viaggio. In questo caso anche nel mondo di sotto, oltre che all’interno di me stessa…
31 Gennaio 2018
IL MASOCHISMO